Forse io e mia moglie abbiamo perso una battaglia, ma la guerra no, quello no. La nostra vicenda, rimbalzata su molti giornali in campo nazionale ha trovato piena freddezza nelle istituzioni. Persino la Presidenza della Repubblica alza le mani davanti ad un lassismo evidente. Ebbene, non abbiamo alcuna intenzione di mollare la presa; il tempo delle responsabilità istituzionali (siano esse locali e/o nazionali) evase deve finire. Chi le rappresenta ha il dovere, e ribadisco, il dovere di aiutare tutte le persone che attraversano un evidente stato di necessità. In questa sede, come in altre, voglio ribadire il concetto di normative locali che obbligano gli enti preposti a concedere un alloggio popolare e tutta l'assistenza necessaria. Il Comune di Messina, ad esempio, ha previsto nel proprio regolamento, adottato dal Consiglio Comunale il 13 novembre 1995, con delibera n. 152/C, tutt’ora vigente, all'art. 9 che: “soggetti titolari di reddito al di sotto del “minimo vitale” hanno diritto all’assistenza economica, cioè ad un intervento idoneo a soddisfare le esigenze fondamentali di vita”.- “Ove possibile, soprattutto in particolari situazioni di disagio familiare, il contributo economico sarà elargito sotto forma di pagamento di servizi essenziali, ivi compreso quelli sanitari non contemplati dal S.S.N.”.
Rientra nei servizi essenziali, anche il diritto ad un alloggio o ad un contributo che consenta al nucleo familiare di vivere sotto un tetto.
Rientra nei servizi essenziali, anche il diritto ad un alloggio o ad un contributo che consenta al nucleo familiare di vivere sotto un tetto.
Detto regolamento non é stato mai attuato nei nostri confronti, anzi, ci é stato detto chiaramente che avremmo dovuto, seppur provvisoriamente, separarci per ricevere un "briciolo" di assistenza.
Per carità NOI NON CHIEDIAMO L'ELEMOSINA, MA IL RISPETTO DI UN DIRITTO. Questo é bene sempre rimarcarlo. Non vediamo la ragione per la quale un governo, sia esso nazionale o locale, debba sempre defilarsi dalle proprie responsabilità.
Il Sindaco, nonostante i continui solleciti del Prefetto, ci ha liquidati senza neppure darci ascolto, così come la becera politica locale che non è occorsa. Davanti a tale scempio istituzionale a 360 gradi, alle strumentalizzazioni politiche perpretrate alle nostre spalle (...l'imprenditore di "buon cuore"), davanti al lassismo noi non ci fermiamo.
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