La mappa rappresenta la densità
attuale di disoccupazione dell’intero pianeta. La Svizzera è il Paese che
registra il più basso tasso di disoccupazione al mondo: 3,1% nel mese di
aprile. Salta all’occhio come anche il continente australiano registri una bassa
percentuale di disoccupati. In aprile il tasso di disoccupazione è passato dal
5,6 al 5,5%. Un dato migliore rispetto alle attese, dal momento in cui gli
analisti stimavano un risultato invariato mensile. Il numero delle persone che
hanno ottenuto un nuovo lavoro è salito a quota 50.100 unità. Gli impiegati a
tempo pieno hanno registrato un incremento di 34.500 unità. Il Brasile, che nel
dicembre 2012 faceva segnare il dato più basso negli ultimi dieci anni, con un
tasso di disoccupazione pari al 4,8% ha registrato una flessione perdendo un
punto percentuale passando all’attuale 5,8% (dato aggiornato ad aprile 2013);
segno che il paese sudamericano sta attraversando un periodo di difficoltà.
Facendo degli studi ho notato come i paesi a bassa densità di popolazione siano
chiaramente favoriti, eccezion fatta per la Svizzera che registra una densità
di popolazione pari a 192,01 (dato fermo al 2012), in continua e costante ascesa.
Nonostante tutto abbassa o mantiene il tasso di disoccupazione. La cosa alquanto strana sta nel fatto che in
Germania (tasso di disoccupazione pari al 6,8% ‘marzo 2013’) la densità di
popolazione per chilometro quadrato abbia registrato una parabola discendente.
La flessione parte dal 2006 (230,86 ab km/q) per arrivare a quota 227,73
abitanti per km quadrato del 2012. L’Italia, al contrario della Germania che ha
segnato un vero e proprio tracollo, nel 2010 ha registrato una netta impennata della
densità di popolazione raggiungendo quota 203,3 (dato registrato al 2012).
Esistono delle analogie tra tutti questi dati? Per un verso non sembrano esservene, eccezion fatta per Germania e Italia. Sarà un
caso? Una cosa è certa, il Paese da cui trarre spunto è la Svizzera che, come
densità risulta essere molto vicina a quella dell’Italia.