venerdì 24 maggio 2013

I TAGLI


Tanti i propositi del governo: Imu, Cassa Integrazione, occupazione per i giovani e giovanissimi, il mantenimento dell’IVA al 21%. Tutte operazioni che richiedono lo stanziamento di denaro pubblico. Ad impinguare le casse dello Stato i cosiddetti tagli alla spesa. Regna, però, la confusione. Dove prendere tanti soldi? Occorrono circa 11 miliardi di euro per poter attuare quanto preventivato. La soluzione? Tagli orizzontali sugli sprechi. E di denaro pubblico sprecato che si potrebbe recuperare ve n’è tanto:  dalle auto blu, agli stipendi dei parlamentari, alle Province, alle liquidazioni, alle pensioni d’oro, ai sostanziosi stipendi corrisposti ai Manager o a tutte quelle spese di ordinaria amministrazione. Tagli da operare a tutte quelle regioni che non siano virtuose e che abbiano una sanità malata (vedi le pensioni ai falsi invalidi). Sembra facile vero? Il problema sta nel fatto che alcuni di questi tagli si riflettono sui cittadini, i quali, non godrebbero più di alcuni servizi fondamentali. Penso, per esempio, ai portatori di handicap o all’assistenza agli anziani. Attenzione, quindi, a tagliare tutto ciò che rappresenti un diritto sacrosanto dei cittadini, quali: i trasporti, l’istruzione e la sanità. Anche perché, come al solito tutto ciò andrebbe a riflettersi sulle casse dei comuni, avvinghiati tra Patto di Stabilità e tagli nazionali.  Molte amministrazioni comunali sono già in dissesto finanziario, altre ne sono vicine. 
BlogItalia - La directory italiana dei blog antivirus gratis "Spintrade Network"