Aggiunge che la Banca centrale europea stia
leggermente meglio rispetto alle altre banche centrali, ma che la crisi finirà
per coinvolgerla. All’ipotesi paventata sul rischio di inflazione Reinhart
risponde: “il rischio è reale. Ma è sicuramente più difficile per un banchiere
centrale alzare i tassi di interesse, con un rapporto tra debito e prodotto
interno lordo di oltre il 100 per cento rispetto a quando questi si attesta al
39 per cento. Pertanto, credo che il passaggio verso una minore indipendenza
della politica monetaria non sia solo un cambiamento temporaneo”. In merito
alle conseguenze potenziali a lungo termine si esprime così: “non mi oppongo a questo
cambiamento, sto solo affermando che hai a che fare con il modo in cui uno
sbalzo del debito o l'altro e poiché gli alti livelli di debito sono un
ostacolo per la crescita possono paralizzare
il sistema finanziario e il processo del credito. Un modo per far fronte a
questo è quello di cancellare parte del debito”.