sabato 1 giugno 2013

IL VERO WELFARE


In un Paese dove non esiste alcuna forma di welfare l’unico e vero stato sociale viene rappresentato dalla famiglia. Migliaia e migliaia di disoccupati ed inoccupati fanno riferimento alle uniche risorse che provengono da genitori e fratelli. Lo Stato sociale viene totalmente azzerato, quando sarebbe dovere di chi ci governa provvedere al fabbisogno minimo, al sostentamento di persone che, in primo luogo, hanno diritto alla propria dignità. Pensionati si accollano le tante responsabilità, a loro inopportunamente demandate. Questo appare ingiusto in un Paese che si ritiene essere l’ottava potenza industriale al Mondo, anche se in realtà l’Italia è stata declassata al decimo posto secondo quanto stabiliscono i dati macroeconomici dell’ultimo periodo. Un Paese che si ritenga civile non può accollare tutto alle famiglie, caricandole di fardelli che derivano, non solo da una abnorme tassazione sui redditi, ma da un costo dei servizi fortemente spropositato. L’Italia, lo ricordo a chi non lo sapesse, è la Nazione con la tassazione più alta in Europa e forse nel mondo. Risultato? Famiglie ridotte sul lastrico. Disoccupazione record e salari tra i più bassi dell’intero Continente. Se non ci fossero i genitori a salvaguardare i propri figli, a dare loro un tetto sulla testa, un minimo di sicurezza molti, probabilmente, andrebbero a rubare. E allora, basta con politiche inadeguate, insensate, inique che non guardano all’economia reale, allo stato sociale. Occorre dare una sferzata, un cambio di rotta a 360 gradi. Ma chi veste i panni della povera gente? Delle numerose famiglie che stanno sulla soglia della povertà? Di chi è già dentro il baratro? Evidentemente i numerosi fatti di cronaca non adducono a nessuna riflessione. L’indifferenza, invece, regna padrona. Non serve blaterare, quando nelle mani si hanno tutti gli strumenti indispensabili per venirne fuori. Basterebbe accorciare la forbice esistente tra ricchi e poveri, cominciando a tassare veramente chi detiene capitali abnormi, che poi puntualmente spiccano il volo verso altre destinazioni. E invece che si fa? Si scudano i capitali portati all’estero, recuperando un misero 5%, mentre lavoratori dipendenti e pensionati contribuiscono dieci volte tanto all’economia del Paese. Infine, fino a quando la famiglia (in special modo i genitori) potrà aiutare i propri figli? La risposta è semplice! Fino all’esistenza in vita. E poi? Si aprono scenari inquietanti. Quanto detto dovrebbe servire da monito a tutti coloro i quali hanno modo di decidere il destino di ogni singolo individuo. Personalmente ci credo poco, e spero di essere un giorno finalmente smentito.
BlogItalia - La directory italiana dei blog antivirus gratis "Spintrade Network"