Quotidianamente ne leggo di tutti i
colori. Promesse di carriera e di guadagni esorbitanti. In realtà sono tutte
bufale. La verità è che non esiste più un lavoro serio. Aldilà del periodo di
contratto, nella maggior parte dei casi, si tratta di lavori a percentuale,
vendita porta a porta e, in molti casi raggiri. Conosco di persone che hanno
dato l'anima per riuscire in un determinato lavoro per poi ritrovarsi un pugno
di mosche in mano. Internet é pieno di pareri ed opinioni relativi alla
validità o meno di una proposta lavorativa. Fantomatiche società adescano
ragazzi e ragazze attraverso il tranello della ricchezza. Inoltre, il più delle
volte, per telefono promettono una qualifica gratificante, quando in realtà si
tratta di ben altro. Il consiglio che mi sento di dare a coloro che cercano
lavoro, quello di verificare la validità dell'azienda, ovvero i feedback che
potete trovare on line. Ragazzi che precedentemente hanno lavorato presso l’azienda
in questione spesso lasciano opinioni personali riguardanti la propria esperienza. Non vi nascondo che, più di una volta, grazie alle informazioni
prese, ho evitato di imbattermi in un raggiro bello e buono. Da fare
attenzione a quelle società che invitano presso alberghi. Al 99,99 % non si
tratta di lavoro, bensì della vendita di un qualsivoglia prodotto. Anni
addietro, nel cercare lavoro mi imbattei in una rappresentazione di una nota
erba dimagrante con relativa presentazione avvenuta, guarda caso, all'interno
di un albergo. Per fortuna riuscì a non cadere nel tranello multilevel, ma non
nascondo la rabbia nell'aver perso tempo e denaro. Entrambi elementi
preziosissimi, soprattutto, per chi urge di lavoro. E' bene valutare prima di armarsi
e partire, anche perché tutto ciò ha un costo, non solo economico, ma di
carattere morale, creando per se false aspettative. In chiusura di articolo mi
chiedo quale sia una opportunità di lavoro seria, concreta e duratura nel
tempo. La risposta é una e soltanto una: lavorare in proprio. Non vi nascondo
che sarebbe una scommessa da vincere. Mettersi in gioco in un lavoro, dando
tutto e lavorando anche per 12 o 13 ore al giorno senza essere sottomessi a
qualcuno, credo rappresenti una valida alternativa al lavoro dipendente. Il
problema, purtroppo, sta nel fatto che per poter avviare una propria attività
occorra un capitale di base sufficiente; quantificabile in alcune migliaia di
euro. E questo, il più delle volte, scoraggia le persone a tuffarsi
nell'avventura e, quindi, di mettersi in gioco, di scommettere su se stessi e
sulle proprie capacità.