martedì 11 marzo 2014

800.000 NUOVI POSTI DI LAVORO


I dieci miliardi di euro potrebbero essere investiti a condizione che un’azienda possa assumere un lavoratore nell’arco di un anno. Lo Stato rimborserebbe 1000 euro mensili (circa un terzo del costo aziendale affrontato per singolo dipendente) per il periodo di 365 giorni. Così facendo si darebbe un forte impulso alle assunzioni stimolando le imprese a prendere personale. Il denaro verrebbe distribuito, quindi, a tutte le aziende che rispettassero determinati parametri fondamentali:

-          - Assunzione provata tramite esibizione di contratto a tempo indeterminato.
-         -  Busta paga relativa al periodo considerato.
      -Controllo incrociato tra diversi soggetti: azienda, Ufficio Provinciale del Lavoro, INPS, INAIL.

Fatti i dovuti accertamenti lo Stato rimborserebbe IMMEDIATAMENTE le 1000 euro sotto forma di contributi previdenziali da accreditare sia nella posizione dell’azienda che in quella del lavoratore oggetto di assunzione. Compiuta l’operazione sarebbe cura dello Stato di inviare per via telematica l’estratto contributivo aggiornato ai due soggetti interessati con gli importi distribuiti tra: contributi previdenziali, assicurativi ed eventualmente fiscali. Chiaramente il variare delle busta paga non consente un calcolo esatto ma approssimativo della distribuzione delle 1000 euro mensili. Sarà poi cura dell’azienda versare la differenza costituita dalla retribuzione stessa ed eventuali residui di carattere fiscale e/o previdenziale. Sarà, quindi, compito di quest’ultima inviare estratto contributivo ai due soggetti interessati (Stato e lavoratore dipendente) nell’arco massimo di trenta giorni.
Credo che questa formula darebbe un forte incentivo alle assunzioni e, soprattutto, rappresenterebbe un metodo di controllo (non solo formale ma pratico) che quanto promesso dalle parti venga realizzato. C’è da aggiungere due particolari ed importanti precisazioni alla proposta formulata:

     A)  Il contributo di 1000 euro mensili da versare per 12 mesi riguarderebbe un solo dipendente per azienda; onde avere una distribuzione equa nelle aree del Paese;

     B) Le aziende che ne fanno richiesta devono versare in una situazione economica generale tale che consenta loro di mantenere gli impegni presi con l’Ente centrale. Questo a garanzia che la rimanente somma non rimanga scoperta, e quindi, disattesa la copertura della stessa.


In buona sostanza i 10 miliardi di euro stanziati avrebbero un effetto pratico e non aleatorio. Molte aziende potrebbero investire dette somme per altro piuttosto che per finalità legate al lavoro, e quindi, alle assunzioni. Resta il fatto che, purtroppo, questa è una semplice proposta che, probabilmente, non verrà tenuta in considerazione da chi di competenza, ma rimane pur sempre un’idea, e come tale va rispettata. 
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