martedì 10 aprile 2018
1 su 4 ce la fa
I dati Istat per riferiti all’anno 2017 parlano chiaro e sono inesorabili: Messina è la terza città in Italia per numero di disoccupati con la percentuale del 24,8%, dopo le città di Crotone e Foggia. 1 su 4 senza lavoro. Che bella prospettiva per le nuove generazioni di messinesi vero? Eppure, tra la montagna di problemi presenti in città nessuno dei candidati a sindaco ha preso a cuore la piaga numero uno di questo martoriato territorio. Ma uno straccio di progetto per dare occupazione lo vogliamo dare agli elettori? Vogliamo spremere le meningi e fornire delle valide idee affinché la Città dello Stretto possa tornare a splendere per operosità, innovazione ed impegno? Non dimentichiamoci che in passato abbiamo avuto delle vere e proprie eccellenze, non solo in ambito nautico, ma in diversi settori che per anni hanno trainato l’economia messinese. Idee da mettere in campo e rendere attuabili attraverso degli interventi immediati, possibilmente non sporadici ma strutturali. Proprio domenica mi sono fatto promotore di una iniziativa quadro, attraverso la partecipazione fattiva della cittadinanza che con un solo euro a familiare potrebbe contribuire a creare l’occupazione per centinaia di persone. Una sorta di mega concorso locale. Non entro comunque nello specifico, poiché in passato ho avuto modo di affrontare la tematica in occasione di un apposito articolo in cui entravo nel dettaglio dell’idea, che senza dubbio può ricevere dei miglioramenti da parti di esperti o di semplici cittadini. Ad ogni modo il principio è questo: anticipare del denaro per poi averlo con gli interessi attraverso un rapporto fisso o variabile legato al grado di produttività realizzato da parte dei lavoratori assunti. Un quoziente che di partenza ho stabilito in 1,5, ma che può crescere nel tempo. Un’idea di un comune cittadino che probabilmente non verrà neppure considerata. E allora, se così non fosse (e non lo sarà) impegnatevi ‘cari’ (costosi) politici nel trovare voi la soluzione. Troppo facile per voi mettere in secondo piano un problema così grande. Ricordo ai più che Messina negli ultimi 30 anni ha perso circa 15 mila abitanti migrati altrove; al nord e all’estero. Ciò significa che ogni anno vanno via circa 500 giovani. Questo è davvero inaccettabile! Una città che si impoverisce della freschezza e della spensieratezza dei propri figli è una città senza presente né futuro. Quante eccellenze tra i 500 vanno via? Quanti di loro potrebbero servire Messina per un progetto di sviluppo serio e concreto? Signori politici e politicanti candidati alle prossime elezioni interrogatevi su questo e su altri punti e se potete, cortesemente date alla cittadinanza delle risposte concrete e non aria fritta.