lunedì 7 aprile 2014

AZIENDE CHE ABBANDONANO L'ITALIA


Prendo spunto dall’interessantissima inchiesta condotta da un giornalista di LA7 de “La Gabbia” andata in onda ieri sera e relativa ai finanziamenti che aziende italiane hanno ricevuto al fine di portare le proprie attività all’estero. E’ davvero scandaloso che questo sia avvenuto grazie ai fondi raccolti dalla Cassa Depositi e Prestiti. Fondi che derivano dai risparmiatori italiani tramite i loro libretti postali. Io non credo affatto che i nostri concittadini siano felici di contribuire indirettamente alla esternalizzazione delle imprese sapendo che ci sono 9 milioni di disoccupati in Italia. Non credo affatto siano felici di contribuire allo sfascio occupazionale creato da una classe dirigente e politica inetta. Nello specifico queste aziende licenziano i propri lavoratori italiani per assumerne altrettanti nel paese di destinazione. Questo perché costano meno riuscendo ad abbattere notevolmente i costi di produzione. Ieri sera, non ho nascosto la mia rabbia nel sentire ciò che avviene nel silenzio quasi totale della stampa. E allora mi chiedo quante cose accadono a nostra insaputa??? Se non fosse per le inchieste condotte da giornalisti efficienti (pochissimi a dire il vero) che fanno emergere gli scandali parlamentari non saremmo mai a conoscenza di niente che non possa farci incazzare. Altra affermazione choc! Ai dipendenti della Micron (ingegneri altamente specializzati nella produzione di memorie informatiche) è stato detto: “trasferitevi all’Estero”. E sapete chi ha risposto loro in questo modo??? Il Ministro dello Sviluppo Economico. Assurdo!!! La Micron ha proposto loro di trasferirsi negli USA, come se fosse una passeggiata. Non vedo il motivo per cui questi lavoratori specializzati (risorse importanti del nostro Paese) debbano trasferirsi in un altro luogo per poter lavorare. Assurdo!!! Un’azienda, la Micron, che tra l’altro registra un ottimo fatturato e che, quindi, gode di buona salute. Parliamo di oltre 400 dipendenti che lo Stato Italiano dovrebbe tutelare e garantire. E invece risponde loro di andarsene, di portare all’estero la propria competenza e la propria professionalità. Questo è il governo di un uomo che promette promette promette e non mantiene. Un uomo che fugge davanti alle domande  scomode e che ha come l’obiettivo di esternalizzare le aziende italiane? Forse questo modo di operare è stato inserito nel Jobs act? Davanti a tutto questo si rimane semplicemente sconcertati. Povera Italia e poveri italiani.
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