Prendo spunto dall’interessantissima
inchiesta condotta da un giornalista di LA7 de “La Gabbia” andata in onda ieri
sera e relativa ai finanziamenti che aziende italiane hanno ricevuto al fine di
portare le proprie attività all’estero. E’ davvero scandaloso che questo sia
avvenuto grazie ai fondi raccolti dalla Cassa Depositi e Prestiti. Fondi
che derivano dai risparmiatori italiani tramite i loro libretti postali.
Io non credo affatto che i nostri concittadini siano felici di contribuire
indirettamente alla esternalizzazione delle imprese sapendo che ci sono 9
milioni di disoccupati in Italia. Non credo affatto siano felici di contribuire
allo sfascio occupazionale creato da una classe dirigente e politica inetta.
Nello specifico queste aziende licenziano i propri lavoratori italiani per
assumerne altrettanti nel paese di destinazione. Questo perché costano meno riuscendo
ad abbattere notevolmente i costi di produzione. Ieri sera, non ho nascosto la
mia rabbia nel sentire ciò che avviene nel silenzio quasi totale della stampa. E
allora mi chiedo quante cose accadono a nostra insaputa??? Se non fosse per le
inchieste condotte da giornalisti efficienti (pochissimi a dire il vero) che
fanno emergere gli scandali parlamentari non saremmo mai a conoscenza di niente
che non possa farci incazzare. Altra affermazione choc! Ai dipendenti della
Micron (ingegneri altamente specializzati nella produzione di memorie
informatiche) è stato detto: “trasferitevi all’Estero”. E sapete chi ha
risposto loro in questo modo??? Il Ministro dello Sviluppo Economico.
Assurdo!!! La Micron ha proposto loro di trasferirsi negli USA, come se fosse
una passeggiata. Non vedo il motivo per cui questi lavoratori specializzati
(risorse importanti del nostro Paese) debbano trasferirsi in un altro luogo per
poter lavorare. Assurdo!!! Un’azienda, la Micron, che tra l’altro registra un
ottimo fatturato e che, quindi, gode di buona salute. Parliamo di oltre 400 dipendenti che lo Stato Italiano
dovrebbe tutelare e garantire. E invece risponde loro di andarsene, di portare
all’estero la propria competenza e la propria professionalità. Questo è il
governo di un uomo che promette promette promette e non mantiene. Un uomo che
fugge davanti alle domande scomode e che
ha come l’obiettivo di esternalizzare le aziende italiane? Forse questo modo di
operare è stato inserito nel Jobs act? Davanti a tutto questo si rimane semplicemente
sconcertati. Povera Italia e poveri italiani.