mercoledì 19 febbraio 2014

LE DUE FACCE DELLA MEDAGLIA


Un Renzi che rappresenta la continuità di un sistema marcio pilotato dalle banche (e quindi dai poteri forti). Un sistema collaudato nel tempo e che, in realtà, intende cambiare i protagonisti dello sfascio nazionale, rafforzando ulteriormente il potere delle multinazionali finanziarie e speculative. Una faccia della medaglia molto “coerente”, soprattutto dopo le parole annunciate nel corso di una nota trasmissione televisiva, in cui ha dichiarato di  voler diventare premier soltanto attraverso le elezioni. E’ innegabile che anche Renzi non conosca il senso di una parola data, di una frase enunciata in pubblico davanti a milioni di telespettatori. Però agli italiani piace perché è giovane e rampante. Piace perché concorda sottobanco delle operazioni per il “bene del Paese”. Piace ai Renzuscones perché una volta viaggia in Smart o in Giulietta. Francamente tutto questo è molto riduttivo. “Chi troppo vuole nulla stringe!”. Esiste poi un’altra faccia della medaglia, fatta di coerenza. “Nessun accordo!”. Così è stato! Quel grillo “parlante” che ha rispettato l’esito del sondaggio e che si è puntualmente presentato al cospetto di Renzi. Si è vero non l’ha fatto parlare. Ma anche questo fa parte di una coerenza che è legittimo rispettare. Finalmente in Italia qualcuno che conosca questo termine tanto indigesto a buona parte degli italiani (me compreso). Credetemi non è facile essere coerenti, ed anche io recito il mea culpa per non esserlo stato più volte. Riconoscerlo, però, è un grande gesto di umiltà che può comunque portare ad una crescita personale. Impegnarsi per essere coerente dovrebbe essere dovere di ogni cittadino del mondo. Renzi, non a caso, gode della simpatia di molti ed il termine Renzusconi ben si conia a seguito della collaborazione con il cavaliere. Una simpatia che parte da lontano, sin dal 2007. Una reciproca stima che si fonda nel rispetto reciproco e, probabilmente, nella condivisione di idee. In questi giorni Alfano ha dichiarato: “in caso di patrimoniale non entreremo nel governo Renzi”; solita difesa a spada tratta perpetrata a danno degli italiani che pagano puntualmente le tasse e lo fanno affrontando sacrifici immani. Nel caso di questa ultima affermazione possiamo parlare di coerenza? Forse in questo caso si, perché quando si parla degli interessi dei forti, dei ricchi, dei potenti, qualcuno viene sempre in loro soccorso; anche perché sono loro stessi a piazzare i loro difensori all’interno del Parlamento italiano con apposite “manovre” di autodifesa. W l’Italia della coerenza e dell’onestà.

BlogItalia - La directory italiana dei blog antivirus gratis "Spintrade Network"