E’ facile costruire società
impiantate esclusivamente su reddito da provvigione. Chiunque può farlo,
chiunque. E tutto il tempo che il lavoratore impiega nel cercare di ricavare
qualcosa di buono? Quello che lo ripaga? Mi spiace dirlo ma l’Italia è lontana
anni luce da un concetto molto semplice. Chiunque lavora ha diritto ad avere un
compenso, anche minimo, per il tempo che egli impiega. Eppure oggi in Italia
tutte le offerte di lavoro vertono esclusivamente sulla vendita. Pochissime
aziende assumono per coprire posti relativi all'amministrativo o per l’espletamento
di servizi destinati alla collettività.
Ciò vuol dire che l’impoverimento
dell’Italia è tale che oramai il sistema è collassato su se stesso.
Non fa altro che ingurgitare i
rimasugli per poi espellerli e ingurgitarli nuovamente; il cane che si morde la
coda.
Appioppare gestori, i più
disparati, alle persone per un continuo ricambio al fine di acquisire clienti.
Poi non importa se il servizio è buono, caro o conveniente.
A questo punto siamo arrivati.
Non importa che la vecchietta paghi già poco, pur di strapparle un contratto
oramai ci si vende al diavolo.
“Pagamento a provvigione”, “pagamento
a contratto concluso”, ecc… E poi chi controlla la veridicità di quanto
sostenuto dall'azienda? E se poi ci fossero oscuri movimenti “sotterranei”? Cavilli
inesistenti? Per cui, non solo vieni pagato poco e male, devi anche avere
estrema fiducia nell'azienda che ti ha assunto senza avere (spesso) possibilità
di replica. La tua parola contro la sua.
Questo sistema, amici miei non
funziona. Tutto questo non è lavoro. Questa è schiavitù moderna. Si è legati
mani e piedi all'interno di una “stanza” che poi è un meccanismo perverso. Il
lavoratore non ha più dignità. E mentre i sindacati blaterano facendo i loro
esclusivi interessi, ci sono persone che si sbattono la testa per come poter
sopravvivere, per cercare di inventare se stessi creando qualcosa di innovativo
di inedito.
La verità è che siamo nelle mani
di nessuno. La verità è che l’Italia non ama i propri figli. La verità è che la
burocrazia stritola, che si creano aziende “fantasma” poggiate su pilastri
fragilissimi. La verità è che esiste una legislazione sul lavoro campata in
aria.
E la risultante di tutto questo è
un disarmante mondo del lavoro fatto di meccanismi poco chiari a danno del
prestatore d’opera. Vendita aggressiva, vendita disonesta, per accaparrarsi una
nuova unità, un nuovo cliente da spolpare. Andate a leggere gli annunci di
lavoro e le figure richieste. Andate a verificare quanto detto dal sottoscritto
e vedrete che mi darete ragione.
E me ne sbatto se qualcuno parla
di visione pessimistica! La realtà va guardata in faccia altrimenti se il
problema viene eluso non si arriverà mai a capo.
SALVATORE CASTORINA