La Dis-coll diventa strutturale e viene estesa anche ad assegnisti
e dottorandi di ricerca. Grande soddisfazione viene espressa dal Ministro
Poletti che ringrazia pubblicamente la Commissione Lavoro della Camera. E' stato infatti approvato uno specifico
emendamento al testo del disegno di legge delega sul lavoro autonomo,
giunto quasi al termine di un lunghissimo iter parlamentare .
L'indennità Dis-coll è stata infatti recentemente prorogata dal decreto legge Milleproroghe, ma solo fino a giugno 2017 e si presume che la nuova legge di riordino del lavoro autonomo possa entrare in vigore prima di quella data per garantirne la continuità .
L'indennità Dis-coll è stata infatti recentemente prorogata dal decreto legge Milleproroghe, ma solo fino a giugno 2017 e si presume che la nuova legge di riordino del lavoro autonomo possa entrare in vigore prima di quella data per garantirne la continuità .
Una piccola battaglia vinta. Finalmente il riconoscimento di
un diritto per i tanti giovani che sono impegnati nella ricerca nelle
università italiane, che si salda su un principio: la ricerca è lavoro. Un
primo passo in questa direzione, era stato già compiuto con il decreto Milleproroghe
che, nel mese di febbraio, aveva prorogato l’applicazione dell’indennità
(istituita in forma sperimentale nel 2015 e poi estesa anche al 2016) fino a giugno
di quest’anno. Alle proteste che si erano levate, i parlamentari Pd avevano
assicurato che c’era l’impegno del Governo a rendere strutturale la misura di
sostegno ai collaboratori che dovessero perdere il lavoro e ad estenderla alle
figure “atipiche” della ricerca. Ora quell'impegno è stato mantenuto: dal 1°
luglio 2017 non solo la Dis-coll diventa misura strutturale (non dovrà più
essere prevista e prorogata da specifiche norme), ma si estende nella sua
applicazione anche ai collaboratori che lavorano nel campo della ricerca nei
nostri atenei, ovvero assegnisti e dottorandi di ricerca. Un tentativo in
questo senso era già stato fatto durante la discussione delle leggi di bilancio
per il 2016 e per 2017, purtroppo senza esito positivo: ma la tenacia che nasce
dalle buone ragioni ci ha spinto a non abbandonare l’impegno. E la tenacia,
sostenuta dalle associazioni di assegnisti e dei dottori di ricerca, ha
finalmente dato gli esiti attesi. Il relatore del provvedimento Cesare Damiano
ha assicurato che la Legge sul lavoro autonomo approderà in Aula nei primi
giorni della prossima settimana: poi dovrà tornare al Senato in seconda
lettura, ma l’impegno è ormai stato preso.
Un ammortizzatore sociale richiesto
a gran voce dai prestatori di attività lavorativa totalmente privi di tutela
che ci auguriamo possa completare l’iter parlamentare in modo positivo e che
possa trovare la necessaria copertura finanziaria al fine di estendersi a più
soggetti possibili.